Sono molto rammaricata di non poter essere stata presente accanto alla nostra candidata presidente, alla quale va tutto il mio sostegno.
Mi trovo in Grecia per improrogabili impegni familiari. E ogni volta che torno nella terra di mio padre, osservo una realtà ai limiti della catastrofe;
un paese in ginocchio, strozzato dai tagli pubblici e dalla crisi economica, dove a farne le spese sono sempre i più deboli.
In Grecia, ogni giorno, una azienda su tre chiude, aumenta a dismisura il lavoro in nero, i servizi sociali non riescono a svolgere le funzioni basilari per carenza di organico e mezzi, l’inflazione cavalca così come il fenomeno della microcriminalità.
La situazione che si respira tra la gente ha tutti i presupposti per futuri gravi stravolgimenti sociali di cui non è possibile prevedere gli sviluppi; certo non si può rilevare la strettissima relazione tra la situazione sociale greca e il fatto che “Alba Dorata”, il partito neonazista greco, risulta, in tutti i sondaggi, la terza forza politica nazionale.
Se si considera che, in Grecia, l’economia e la società, così come la piaga della corruzione, misurata anche in termini di presenze di pregiudicati a tutti i livelli istituzionali, sono identiche a quelle della realtà siciliana (che si trascina ormai come uno zombie) IO DICO che, se non cambiamo le cose in tempo, faremo presto la stessa fine.
Pertanto, il mio appello a tutti voi è: “SALVIAMO LA SICILIA PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!!”